Madonna antivirus … così nella storia dell’arte.

Vorrei suggerirvi la lettura di un saggio di Mauro Zanchi apparso sulla rivista culturale digitale “doppiozero.com“, con edizioni in italiano e in inglese e una casa editrice in …

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Vorrei suggerirvi la lettura di un saggio di Mauro Zanchi apparso sulla rivista culturale digitale “doppiozero.com“, con edizioni in italiano e in inglese e una casa editrice in rete dal 14 febbraio 2011, in riferimento all’iconografia di Maria, madre di Gesù, protettrice del popolo dalle pestilenze.

“A seguito delle numerose epidemie contagiose, nel Trecento prende corpo la credenza popolare che siano gli angeli a colpire senza pietà dal cielo, come fossero le propaggini o lo strumento infallibile della divina giustizia adirata. Le persone che non sono sotto la protezione del manto di Maria muoiono all’ istante. Nel Medioevo la “protezione del mantello” viene concessa dalle nobildonne altolocate ai perseguitati e ai bisognosi d’aiuto. Il simbolico riparo sotto il mantello è considerato inviolabile. La religiosità pietistica proposta dalle confraternite della Misericordia, concentrata sul sentimento di espiazione dal peccato (intesa come fosse un riparo per l’inesorabile condanna), trova una consolatoria speranza di salvezza nella protezione offerta dal mantello della Vergine-madre. Probabilmente le prime immagini della Madonna della Misericordia sono realizzate in miniatura nei codici giuridici delle confraternite che compivano atti di pubblica assistenza nella seconda metà del Duecento. (…)

Nel Quattrocento vi sono ancora molte testimonianze iconografiche della visione ereditata dal secolo precedente: di solito sono raffigurati Dio padre o Cristo o gli angeli mentre scagliano lance o frecce pestilenziali in direzione del popolo, come possiamo notare nella tavola Madonna della Misericordia di Bartolomeo Caporali, commissionata dal Convento dei Francescani di Montone (Perugia) nel 1482, è un tipico gonfalone contro la peste, utilizzato in processione per invocare il soccorso divino in caso di calamità e malattie. La Vergine della Misericordia protegge i fedeli con il proprio mantello dalle sciagure scagliate da Cristo giudice. Assieme alla vergine sono chiamati in causa, per accrescere il potere del manto mariano e per creare uno scudo impenetrabile sopra il borgo anche i Santi Sebastiano (protettore contro la peste), Francesco (santo titolare della chiesa), Biagio (protettore della gola e dei cardatori di lana), Giovanni Battista (in veste di protettore del Comune di Montone), Nicola (protettore dell’ordine francescano, mercanti e commercianti), Bernardino (santo francescano importante, protettore degli ammalati ai polmoni), Gregorio (cui è dedicata la Pieve) e Antonio di Padova (il santo taumaturgo dei Francescani). Nella parte inferiore, sulla destra, uno scheletro con la falce si aggira poco distante dalle mura di Montone, portando con sé gli effetti nefasti della peste.”

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