Le Neviere

In un avvallamento della superficie prativa, a quota 917 m s.l.m., sono ubicati i resti di antiche “neviere” che, da circa un secolo in completo abbandono, si presentano oggi allo stato di rudere. Liberate dalla vegetazione spontanea, sono state consolidate nel 2005. Genericamente le neviere erano grotte naturali o artificiali, nelle quali durante l’inverno veniva introdotta e costipata la neve che, protetta da un cospicuo strato di paglia, si poteva utilizzare durante l’estate quando ancora non esistevano i frigoriferi. Il ghiaccio, tagliato in blocchi con un’ascia, veniva avvolto in sacchi di iuta e trasportato a valle a dorso di mulo per essere utilizzato in ospedale o dai ceti più abbienti.

Scarsi e vaghi sono i ricordi tramandati riguardo alle neviere di monte Tezio; molto carenti anche le notizie storiche rinvenute fino ad oggi. Una ricognizione presso l’Archivio di Stato di Perugia ha attestato numerose richieste di appalto da parte di privati, volte ad esercitare la vendita del ghiaccio, fin dall’anno 1669; il Comune di Perugia ne fissava anche le modalità di vendita ed il prezzo. Le ultime notizie certe rintracciate, relative al loro funzionamento, risalgono al 1864.

L’edificio, seminterrato, è da tempo privo di copertura, presenta una pianta circolare del diametro interno di 12 m ed è definito da una muratura di pietrame dello spessore di 50 cm. Quattro piloni addossati alla parete stessa, sono ubicati alle estremità di due diametri ortogonali; su di essi erano impostati due arconi intersecantisi in chiave, sui quali era adagiata la struttura lignea sostenente un tetto tradizionale costituito da pianelle, tegole e coppi.

AMBIENTE

ALTA – COLLINA

TEMPO COMPLESSIVO

ORE 4 CIRCA

DISLIVELLO

400. mt

LUNGHEZZA

10 km

GRADO DIFFICOLTA’

E

PARTENZA

RITROVO

EQUIPAGGIAMENTO

SCARPONCINO DA ESCURSIONISMO, ACQUA

NOTE

VISITA CASCATE MONTE ACUTO